Chi siamo
CARTA EUROPEA DEI DIRITTI
Guida
alla Carta Europea dei Diritti
La
Carta Europea dei diritti e delle responsabilità degli anziani bisognosi di
assistenza e di cure a lungo termine
Con il
sostegno del Programma Europeo DAPHNE III, un gruppo di collaborazione di 10
paesi guidati da AGE ha sviluppato una Carta Europea dei diritti e delle
responsabilità degli anziani bisognosi di assistenza e di cure a lungo termine2
come parte del loro progetto EUSTACEA. Tramite questa Carta, i partner EUSTACEA
intendono stabilire una struttura comune di riferimento da adottare in tutta
l’Unione Europea per promuovere il benessere e la dignità delle persone anziane
non autosufficienti.
Questa guida
di accompagnamento è complementare alla Carta e si rivolge in modo particolare
alle persone che assistono gli anziani, ai fornitori di assistenza a lungo
termine, ai servizi sociali e alle istituzioni. Inoltre, comprende suggerimenti
e raccomandazioni riguardo al modo in cui la Carta può essere messa in pratica.
Abusi
sugli anziani
L’abuso
sugli anziani è definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come
“un’azione singola, o ripetuta, o una mancanza di un’azione appropriata, che
avviene all’interno di qualsiasi relazione in cui si sviluppa un’aspettativa di
fi ducia e che causa danno o dolore alla persona anziana”(1).
L’abuso sugli anziani spesso non è notato ed è raramente denunciato. Può essere intenzionale o meno, e riguarda non solo l’abuso fisico, ma anche quello psicologico ed emotivo, sessuale, finanziario, farmaceutico, nonché la negligenza. Anche la negazione dei diritti civili, la discriminazione e i pregiudizi a causa dell’età avanzata sono considerati forme di abuso sugli anziani. A differenza degli abusi finanziari e sessuali che sono sempre intenzionali, l’abuso non intenzionale spesso deriva da una mancanza di comprensione delle esigenze e dei sentimenti dell’anziano e dalla difficoltà, da parte di chi assiste l’anziano, di conciliare le esigenze e i desideri di quest’ultimo con le proprie esigenze personali e professionali.
L’abuso sugli anziani spesso non è notato ed è raramente denunciato. Può essere intenzionale o meno, e riguarda non solo l’abuso fisico, ma anche quello psicologico ed emotivo, sessuale, finanziario, farmaceutico, nonché la negligenza. Anche la negazione dei diritti civili, la discriminazione e i pregiudizi a causa dell’età avanzata sono considerati forme di abuso sugli anziani. A differenza degli abusi finanziari e sessuali che sono sempre intenzionali, l’abuso non intenzionale spesso deriva da una mancanza di comprensione delle esigenze e dei sentimenti dell’anziano e dalla difficoltà, da parte di chi assiste l’anziano, di conciliare le esigenze e i desideri di quest’ultimo con le proprie esigenze personali e professionali.
Prevenzione
dei rischi
Nonostante le enormi differenze da un paese
all’altro dell’Unione Europea per quanto riguarda l’assistenza agli anziani,
oggi in molti paesi la maggior parte degli anziani non autosufficienti sono
ancora seguiti da caregiver informali (per es. parenti, amici, vicini,
“badanti”). I caregiver informali spesso vanno incontro ad un rischio elevato
di esaurimento e di esclusione sociale a causa del carico fisico e psicologico
che grava su di essi. Anche i caregiver professionisti sono sottoposti ad
enormi pressioni e non sempre ricevono una formazione e un sostegno che diano
loro la possibilità di eseguire in buone condizioni il loro lavoro. Le azioni
atte a contrastare l’abuso sugli anziani, quindi, devono affrontare le esigenze
dei caregiver e le difficoltà affrontate da tutti coloro - caregiver formali e
informali - che dedicano una parte signifi cativa delle loro vite agli anziani
non autosufficienti, poiché le loro esigenze e le sfide che affrontano
costituiscono importanti fattori di rischio.
È dovere delle autorità pubbliche e di coloro che prestano assistenza proteggere tutte le persone che diventano dipendenti dagli altri per le loro esigenze quotidiane e permettere loro di vivere una vita dignitosa fi no al termine della loro esistenza. Tali misure devono coesistere con misure atte a proteggere sia i caregiver formali che quelli informali, offrendo loro condizioni lavorative e di vita dignitose, e riconoscendo e apprezzando l’enorme contributo che rendono alla comunità.
È dovere delle autorità pubbliche e di coloro che prestano assistenza proteggere tutte le persone che diventano dipendenti dagli altri per le loro esigenze quotidiane e permettere loro di vivere una vita dignitosa fi no al termine della loro esistenza. Tali misure devono coesistere con misure atte a proteggere sia i caregiver formali che quelli informali, offrendo loro condizioni lavorative e di vita dignitose, e riconoscendo e apprezzando l’enorme contributo che rendono alla comunità.